L'archivio Massimo Consoli

L'Archivio Massimo Consoli costituisce una tra le più importanti raccolte di materiali culturali glbt, oltre ad essere un fornitissimo centro di materiali informativi sull'aids, ed il primo "museo" del suo genere. L'Archivio è nato in maniera del tutto informale intorno al 1959, come collezione ordinata dei libri che andavo raccogliendo per capire la mia identitá. Perché un Archivio? Perché la storia della comunitá varia, negli ultimi secoli, è stata dimenticata, ignorata, tenuta nascosta in ogni modo e con ogni mezzo possibile anche (anzi, soprattutto) attraverso lo sterminio fisico di singoli individui e di interi popoli. Nonostante ciò, questa comunitá ha continuato ad esistere ed a produrre, rinnovandosi e ponendosi spesso al centro delle più importanti manifestazioni culturali di ogni epoca. Studiarne la storia è, sorprendentemente per molti, studiare la storia della filosofia, della religione, delle tradizioni popolari, della letteratura, dell'arte... In una parola, la storia della cultura. In effetti, la funzione dell'Archivio consiste nel raccogliere, conservare e far conoscere quelle voci isolate che hanno urlato il loro diritto all'esistenza e alla libertá, e far conoscere il fiorire (nel passato) ed il rifiorire (oggi) della nostra cultura, con tutte le sue implicazioni e la straordinaria influenza che ha esercitato, e continua ad esercitare, sulla societá nel suo insieme. A chi serve? Nelle mie primitive intenzioni, l'Archivio doveva essere disponibile a tutti: studiosi, intellettuali, giornalisti, ricercatori, studenti medi e universitari, madri di famiglia per comprendere meglio i propri figli, individui alla ricerca delle proprie radici e semplici curiosi... Giá nel passato le nostre raccolte si sono dimostrate di straordinario interesse ed utilitá come quando, nel 1974, Sergio Saviane su L'Espresso fece sapere che in Italia c'erano un archivio ed un museo gay, sconvolgendo le convinzioni dell'epoca che «certe cose succedono solo in America o nei paesi scandinavi». O come nel 1979 quando, in seguito al nostro "Festival della Stampa Gay", i mass media "scoprirono" per la prima volta l'esistenza "sociale e culturale" della comunitá gay. O attraverso le ricerche di studenti, le richieste di informazioni che ci sono continuamente pervenute da giornalisti, scrittori, ricercatori. Inoltre è servito da stimolo agli altri archivi che, dall'inizio degli anni Ottanta, sono sorti dal nulla nelle varie cittá italiane, ed oggi costituiscono una rete importante di centri di documentazione. E' dal gruppo dell'Archivio Massimo Consoli che, nel 1976, venne creato il primo consultorio medico riservato ai gay, ben prima che si parlasse di aids!, visto che erano evidenti fin da allora certi problemi di salute che la costrizione sociale rendeva più acuti proprio all'interno di questa comunitá. E sono sempre realizzazioni delle quali l'Archivio porta vanto, quelle di esser stato il primo a tradurre, stampare e diffondere opuscoli sull'aids in italiano per gli italiani ed in altre lingue per gli stranieri ospiti del nostro Paese (in arabo, cinese, turco, rumeno, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco...). E siamo stati sempre noi i primi ad allestire ed esporre una mostra itinerante sull'aids. I primi a stabilire una rete di contatti con organizzazioni similari all'estero per lo scambio di informazioni sulla sindrome immunodeficitaria acquisita. A pubblicare il primo bollettino (al mondo!) di informazioni mediche e sociali sulla malattia. Ad aver intrapreso un'opera di sensibilizzazione perfino sui problemi di linguaggio legati alla stessa tematica, oltre che alla realtá gay. Ad aver condotto per due anni una rubrica radiofonica settimanale sull'aids (anche questa: un'impresa unica!). E non è da dimenticare che l'Archivio si è dimostrato utile allo stesso singolo individuo per avvicinarsi il più possibile alla risposta ad alcune domande difficili: chi siamo? da dove veniamo? dove stiamo andando? Ma cosa c'è, in queste raccolte? Non è facile, in poche righe, darne un'idea esatta, visto che l'Archivio contiene una vasta letteratura ed una ancor più vasta saggistica che, direttamente o indirettamente, riguardano la realtá gay sotto tutti i più vari punti di vista. L'ampiezza dei temi trattati permette di non ghettizzare lo studio: cosí ci sono opere sulla storia del movimento operaio, su marxismo, anarchia, etologia, antropologia, matriarcato, femminismo, nazismo, ebraismo, islam, erotismo, pornografia, pedofilia, legislazioni, oltre a corrispondenze, brochures, volantini, note, appunti, foto, diapositive, tapes, films. Mi limito a fornire alcuni dati squisitamente tecnici. Libri e opuscoli, Giornali, Ritagli di giornali, Cartoline, Spille, Calendari Gay, Guide Gay, Volantini, Dischi, nastri e video, Manifesti, Fotografie, Magliette, Epistolario L'Archivio comincia ad avere un senso ed un ordine (anche con l'acquisto delle prime schede per registrare i libri e per raccogliere gli articoli in base all'argomento), fin dal 1959. La sua prima sede "pubblica" nel 1968, è presso l'Associazione Culturale Roma-1 di via Ettore Rolli, a Roma. Nel 1969 comincia a farsi conoscere attraverso l'Istituto Internazionale di Storia Sociale (IISS), al quale do' vita dietro ispirazione dell'omonimo istituto che ha sede ad Amsterdam e poi, nel 1973, col CIDAMS (Centro Italiano per la Documentazione delle Attivitá delle Minoranze Sociali) grazie al quale la grande stampa prende atto dell'esistenza di una realtá gay variegata e multiforme. Nel 1974 c'e' l'iniziativa del primo museo gay del mondo, poi imitato negli USA e a Berlino. Nel '79 l'Archivio viene ospitato nella prima Gay House e nel '91 nella seconda Gay House.

 

un elenco che puo' dare un'idea dei materiali consegnati allo Stato:





ELENCO MATERIALI DELL'ARCHIVIO MASSIMO CONSOLI :

Numeroso materiale (libri e ritagli di giornali) su Pier Paolo Pasolini.
1 Album con documentazione sulle Dark Rooms.
1 Album con documentazione su Dracula.   
Numerose centinaia di lettere, cartoline e documenti di personaggi (e gruppi, associazioni, movimenti) importanti nel movimento e nella comunitá gay italiana ed internazionale: Mario Mieli, Angelo Pezzana, Giovanni Dall'Orto, Piergiorgio Paterlini, Roberto Napoleone, Dario Trento, René de Ceccatty, Graziano Origa, Enrico Sturani, Lorenzo Gallo, Jacques Barozzi, Pippo Trezza, Adriano Monticelli-Carlini, Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam, Mario Sigfrido Metalli, Luce D'Eramo, Wayne Dynes, Giuliana Gamba, Riccardo Peloso, Ferruccio Castellano, Elio Modugno, Giorgio Gigliotti, Felix Cossolo, Sandro Avanzo, Victor De Sabata, Charles Silverstein, Jean Boisson, Kurt Krickler, Edmundo Ignacio Padilha, Eugenio Manca, Harry Hay, Salvatore Adelfio, Dante Maffia, Pierre Hahn, Julio Montero, Bisanzio Padano...
Circa 5.000 foto di personaggi, manifestazioni e situazioni relative al movimento ed alla comunitá gay italiana ed internazionale o all'AIDS.
70 videocassette + 29
La completa produzione letteraria di Alfredo Ormando
Oltre 3.000 articoli di M.C. e su M.C. dal 1968 ad oggi, conservati in 73 raccoglitori.
Un centinaio di copie delle più antiche pubblicazione gay del mondo (dagli anni '50 in poi): Arcadie e Der Kreis.
Le collezioni complete di Fuori!, Lambda, Gaie Pied Hebdo, Rome Gay News, Ompo, Sabazio, Sodoma, ed altre pubblicazioni.
Le collezioni incomplete ma molto fornite di Advocate, The New York Native, Christopher Street Magazine.
Decine di migliaia di pubblicazioni varie da tutto il mondo per centinaia di testate, la stragrande maggioranza delle quali non più in pubblicazione.
Circa 800 manifesti relativi all'omosessualitá o all'AIDS.
Circa 1.500 cartoline a soggetto gay, bisessuale, lesbico o transessuale.
Circa 2.000 libri e opuscoli in lingua italiana e 2.000 in altre lingue (con il 90% in inglese), alcuni con dedica autografa degli autori.




Raccolta Dario Bellezza

60 foto in bianco e nero o colori di Dario Bellezza realizzate da Massimo Consoli (da ora in poi chiamato M.C.).                                             
19 foto in bianco e nero o colori di Dario Bellezza realizzate da altri autori.       
52 documenti autografi di Dario Bellezza (lettere scritte a mano, o battute a macchina comunque firmate e corrette sempre a mano, cartoline, biglietti).  
19 documenti autografi di M.C. (alcuni realizzati insieme a Dario Bellezza e perciò considerati in comune e contati due volte).
1 autografo di Elsa Morante a Dario Bellezza.                              
1 dedica di Giacinto Spagnoletti a Dario Bellezza.                     
1 Album di documenti con le adesioni alla Concessione della Legge Bacchelli a Dario Bellezza.                                   
1 Album di documenti con le adesioni all'intestazione di una via a Dario Bellezza.   <                                                                                         
1 Album di documenti intestato a Gaetano Dimatteo.                            
1 Album di documenti intestato a Mario Appignani ("Cavallo Pazzo").
496 ritagli di giornali con articoli di/su Dario Bellezza.    
Cartella mortuaria di Dario Bellezza.                                        
Fotocopia del dattiloscritto originale del testo teatrale «Testamento di Sangue», di Dario Bellezza.                                                        

 

 

 

 

Dal 2001, in seguito all'interessamento della Vice-Presidente del Senato, Ersilia Salvato, al riconoscimento di "notevole interesse" da parte del Ministero dei Beni Culturali, ed a quattro anni di polemiche e vicissitudini, le mie collezioni entrano a far parte dell'Archivio di Stato (in piazzale degli Archivi, all'Eur, Roma). Lí verranno ordinate, catalogate e messe a disposizione del pubblico in un tempo che si spera sufficientemente breve (all'inizio si era parlato di circa due anni… che sono giá trascorsi).

PER INFORMAZIONI SULL'ARCHIVIO MASSIMO CONSOLI:
potete telefonare o scrivere alla "Soprintendenza"
Tel. 06-5454 8521
Piazzale degli Archivi 27
00144 Roma