9 Gennaio

Oggi è la festa dei santi Poyeuctus e Nearchus, canonizzati come coppia.

  • 1823: Nasce il poeta inglese William Cory.
  • 1857: A Chicago nasce Henry Blake Fuller, che nel 1919 scriverà una storia gay tra gli studenti di un college (Bertram Cope's Year).
  • 1900: Nasce a Brownsville, Tennessee, lo scrittore (e scalatore) Richard Halliburton.
  • 1904: A San Pietroburgo nasce il ballerino e coreografo russo Georgy Malitonovitch Balanchivadze, o Balanchine, cofondatore del New York City Ballet (1946).
  • 1908: A Parigi nasce Simone de Beauvoir, autrice del Secondo Sesso e compagna di Sartre, con il quale indugiava in un "torbido triangolo di sesso", secondo Bianca Bienenfeld Lamblin, che fu "sedotta e abbandonata" dai due.
  • 1923: Muore la scrittrice neozelandese Katherine Mansfield. Aveva scritto Preludio.
  • 1941: A Staten Island, New York, nasce la folksinger americana Joan Baez.
  • 1946: A Catania nasce l'attore Leo Gullotta, autore del più importante coming out italiano, nel 1995, con il settimanale Rome Gay News.
  • 1946: A New York muore Countee Cullen.
  • 1950: Nasce a Berlino Rio Reiser, il cui vero nome era Ralph Möbius, musicista folk del gruppo rock Ton Steine Scherben.
  • 1960: Nasce lo scrittore (De laatste woorden, 1983) e traduttore olandese Bas(tiaan) Heijne.
  • 1967:Nasce a Catania Fabrizio Cavallaro, poeta, uno dei pochissimi, dopo Sandro Penna e Dario Bellezza, a “scrivere a piena gola” ciò che è e ciò che vuole, in versi. Ha pubblicato alcune raccolte di versi.
  • 1972: Muore il ballerino e coreografo americano Ted Shawn.
  • 1978: Il francese Jean-Paul Sartre, l'inglese John Gielgud, ed altre 27 celebrità internazionali comprano una pagina sul settimanale Time per protestare contro la politica USA di opposizione ai diritti gay.
  • 1996: Durante una trasmissione del "Maurizio Costanzo Show", al cantante Fred Bongusto sfugge una battuta pesante che provoca l'ira di Massimo Consoli. Ne segue una polemica, con minacce da parte della comunità romana di manifestare davanti al teatro Parioli, che si chiude con le scuse di Costanzo il quale, del resto, non ne aveva colpa.